PRONTO SOCCORSO BIKERS Andare in bicicletta, in strada o fuori strada, ci espone alla possibilit�
di traumi di varia intensit�, dal moscerino nell�occhio (soprattutto in certe
discese veloci!) alla rovinosa caduta in una scarpata. Non si ripeter� mai abbastanza che anche nelle emergenze pi� gravi si deve
assolutamente mantenere la calma: una decisione affrettata e sbagliata pu�
avere conseguenze gravi. L' importanza dei CONTATTI La diffusione dei cellulari, che sono diventati di basso peso e con una buona
copertura, consente a tutti di portarsi dietro un mezzo di comunicazione
relativamente sicuro. Meglio averne sempre uno a tiro, con le batterie ben
cariche, per un�eventuale richiesta di aiuto: non dimentichiamo che tramite il
cellulare, chiamando il 118 su tutto il territorio nazionale, oltre un recupero
di emergenza, si possono anche avere suggerimenti di carattere medico. SOPRATTUTTO: Ricordarsi di comunicare i cambiamenti di itinerario decisi
durante la gita!!! Cosa serve portare con s�? Vediamo cosa portarci dietro, con un occhio al peso e l�altro
alle possibili necessit�. PICCOLE FERITE punture di insetti Normalmente la puntura accidentale di un insetto non provoca grossi danni,
salvo il dolore locale; in casi meno fortunati si possono avere gravi
complicanze, di solito su base allergica. ANNOTARE SEMPRE TUTTI I FARMACI E LE RELATIVE QUANTITA� SOMMINISTRATE,
INSIEME ALLE CONDIZIONI DEL PAZIENTE OGNI 5 MINUTI CIRCA: il foglio verr� poi
fissato addosso al paziente al momento del trasporto in ospedale. ferite superficiali Trattandosi di lesioni con perdita di liquidi corporei, per prima cosa
indossate i guanti di lattice. Tratto da MTB Journal da MTB
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introduzione e piccole ferite
di Stefano Calia
Per fortuna anche in questo sport vale la regola per cui i traumi pi� gravi
sono anche i pi� rari.
In ogni modo, soprattutto nelle gite pi� lunghe, � opportuno essere pessimisti
e portarsi quel che serve per le "emergenze": difficilmente un biker
si porter� un pallone di Ambu, figuriamoci un defibrillatore ed altre
attrezzature da rianimazione, pu� per� portarsi alcune cose di molta utilit�
e basso peso.
Una regola fondamentale, che d�altra parte deriva dal buon senso, suggerisce
di non far nulla se non si � sicuri di ci� che si fa: primum non nocere!!
Vedremo di illustrare le situazioni pi� frequenti in cui pu� essere necessario
un intervento immediato, affrontandole dal punto di vista di chi si trova di
fronte ad un ferito e non � un medico n� un infermiere: molte volte la
situazione sembra pi� difficile di quanto non sia in realt�, quindi mai
spaventarsi, e soprattutto mai spaventare il paziente, che ha gi� altro a cui
pensare.
Cercheremo di illustrare sinteticamente cosa fare e cosa evitare di fare nelle
speriamo piccole emergenze di noi ciclisti.
Per la natura di questa trattazione saremo assolutamente pessimisti, ponendoci
sempre nelle peggiori condizioni ipotizzabili; nessuno si faccia impressionare:
raramente ci si trover� in tali frangenti, ma sar� allora che dovremo sapere
cosa fare!
Nell�eventualit� sempre presente di qualche incidente serio � meglio anche
comunicare a qualcuno l�itinerario scelto e, nel caso di gite particolarmente
lunghe, stabilire in anticipo qualche contatto telefonico ad ore stabilite: due
telefonate in un giorno, anche solo per dire che va tutto bene, costano sempre
meno di un ritardo nei soccorsi.
e non pensate che il cellulare vi dispensi dall' adottare un comportamento
prudente!!!
Naturalmente, parlando di ferite, la prima cosa da avere � un buon
disinfettante: meglio quelli a base di iodio, che bruciano di pi� ma sono pi�
efficaci contro i batteri comuni nelle ferite sporche di terra. In seguito
parlando di disinfettante si intender� sempre questo tipo di farmaco.
Se il flacone acquistato in farmacia pesa troppo si pu� frazionarlo in flaconi
pi� piccoli, purch� li si riempia fino all�orlo e ricordando che le modalit�
di utilizzo di questi disinfettanti ne richiedono una discreta quantit� anche
per ferite piccole: meglio averne dietro almeno 150 cc.
E ricordare che le macchie di iodio difficilmente si tolgono dai vestiti.
Insieme al disinfettante � bene avere qualche cerotto, compresse di garza non
sterile, un rotolo di tensoplast (utile per bendare le ferite pi� grosse, ma
buono anche per immobilizzare le fratture), un paio di pinzette per rimuovere
eventuali spine o altri piccoli corpi estranei penetrati.
Per le gite pi� lunghe, soprattutto se durano qualche giorno, pu� essere utile
una confezione di pomata al cortisone.
Non devono mancare mai alla dotazione i guanti: i guanti di lattice sono di
facile utilizzo, pesano poco e proteggono la ferita dal contatto delle mani
dell�operatore e viceversa, evitando un contatto accidentale con il sangue di
altre persone che si dovessero soccorrere: � buona regola averne pi� di un
paio: possono servire per diversi soccorritori o per cambiarli quando si
rompono, cosa frequente se non si � pratici. Non serve che guanti e garze siano
sterili, perch� le ferite pi� grosse non potranno essere ripulite
accuratamente senza un minimo di anestesia locale, e non � il caso di lanciarsi
in queste cose senza una buona pratica.
Il tutto pesa circa un chilo, ed il grosso del peso � rappresentato dal
disinfettante. Si pu� comprimere il necessario in una borsa relativamente
piccola da attaccare alla bici, ma � meglio avere tutto nello zaino: in una
caduta rovinosa il recupero della bici fa perdere tempo.
Se qualcuno viene quindi punto da un insetto (di solito non si sa a che specie
appartenga!), controllare anzitutto le sue condizioni generali: nei primi minuti
fare attenzione all�eventuale difficolt� respiratoria, visto che, per le
condizioni ambientali, non si pu� fare affidamento sul calo di pressione o
sulla sudorazione eccessiva per prevedere uno shock anafilattico: se compare una
eccessiva e faticosa ventilazione (atti respiratori rumorosi, di solito a bocca
aperta, con pelle del collo ad aspetto "tirato" per la forza
inspiratoria), con o senza perdita di coscienza, ci troviamo di fronte ad una
delle pi� gravi emergenze mediche: contattare quindi al pi� presto il 118,
spiegando con calma dove ci si trova e cosa � successo, esporre le condizioni
del paziente ed attenersi alle istruzioni che si ricevono.
Se si dispone di un farmaco iniettabile e si � in grado di usarlo, procedere
senza indugio: alcune case farmaceutiche producono una confezione di
antistaminico gi� caricato in una siringa automatica: si usa premendola con
decisione su un grosso muscolo (di solito il quadricipite della coscia).
Nella maggior parte dei casi tuttavia le punture di insetti provocano solo
dolore, che pu� essere anche molto intenso: per prima cosa si deve controllare
che il pungiglione non sia rimasto conficcato nella ferita, ed eventualmente lo
si estrae con una pinzetta. Sulla ferita si applica una pomata cortisonica, se
disponibile, ed un cerotto per proteggerla dal contatto con i vestiti; di solito
non serve pulire queste ferite con lo iodio.
Consideriamo superficiali le ferite che interessano solo i primi strati
sottocutanei, senza lesione di organi profondi.
Di solito si tratta di abrasioni o piccoli graffi: queste ferite di solito si
sottovalutano per la loro scarsa gravit�, tuttavia meritano almeno una buona
detersione per evitare che si infettino.
Dopo aver liberato la ferita dai vestiti per esporla completamente baster�
versarvi sopra il detergente allo iodio: il liquido si deve versare senza
strofinare la ferita per evitare che piccoli corpi estranei possano penetrare pi�
in profondit� invece di essere rimossi. Si copre poi la ferita con una
compressa di garza imbevuta di disinfettante e fermata con un paio di giri di
tensoplast: la compressa di garza dovr� essere molto pi� larga della ferita,
eventualmente se ne mettono due. Questa medicazione va rifatta ogni 24 ore circa
finch� la ferita non appare ben chiusa (non sanguina e non emette siero). Se
intorno alla ferita compare un alone di arrossamento nelle ore o nei giorni
successivi � meglio sottoporla ad un medico per una migliore sterilizzazione.
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