Doping
Doping, (dall'inglese to dope=drogare), somministrazione ad
atleti (o ad animali da competizione) di sostanze eccitanti o anabolizzanti, in
grado di accrescerne in modo sleale le prestazioni psicofisiche. � vietato dai
regolamenti delle federazioni sportive, che prevedono rigidi controlli
antidoping.
Assunzione di sostanze le quali, per dose e composizione, abbiano come effetto l'aumento non fisiologico delle prestazioni di un atleta. Il doping danneggia l'integrit� psicofisica dello sportivo, minando il fondamento dello sport che si basa su una paritetica e leale forma di competizione. Inoltre, se assunte in grande quantit� o per tempi prolungati, le sostanze doping possono nuocere gravemente alla salute, arrecando in alcuni casi danni irreversibili.
Per combattere l'uso del doping vengono effettuati attenti controlli, realizzati con l'ausilio di analisi fisico-chimiche di due campioni d'urina, chiamati campione A e campione B. In competizioni nazionali e internazionali i primi classificati assieme ad altri atleti sorteggiati devono consegnare due campioni d'urina che vengono poi sigillati. Nel caso il campione A contenga sostanze iscritte nella lista doping, viene effettuato un secondo controllo sul campione B, se possibile in presenza dell'atleta e del suo allenatore. Con i cavalli il test antidoping si esegue analizzando campioni di saliva. Gli atleti trovati positivi al doping vengono privati delle medaglie vinte, i loro record annullati e il caso viene affidato alla federazione sportiva d'appartenenza, che provveder� a squalificarli per un dato periodo di tempo o per sempre (si pensi ai casi di Ben Johnson e di Diego Armando Maradona).
Sostanze proibite
Si distinguono cinque gruppi di sostanze:
stimolatori psicomotori (amfetamina, cocaina)
ammine simpatomimetiche (efedrina)
stimolatori del sistema nervoso centrale (aminofenazolo, stricnina)
narcotici e analgesici (eroina, morfina)
steroidi anabolizzanti (anabolica).
In alcuni tipi di sport (come il pentathlon) sono proibiti anche alcol e sedativi. Dal 1984 anche la caffeina rientra nella lista delle sostanze doping assieme ad alcuni diuretici che possono essere utilizzati per aumentare il rendimento sportivo. Un caso particolare � costituito dall'emodoping (o doping del sangue), di cui viene fatto uso in sport come il ciclismo. Ad esempio gli atleti si trasferiscono per un certo periodo di tempo ad allenarsi in luoghi la cui altitudine supera i 2500 m; qui, la minore concentrazione di ossigeno stimola la produzione nel sangue dei globuli rossi che sono responsabili dell'ossigenazione dell'organismo. A questo punto si effettuano prelievi di sangue che, conservato, verr� trasfuso all'atleta prima dell'evento agonistico con effetti stimolanti. L'emodoping � assai pericoloso in quanto pu� comportare la formazione di trombi e generare problemi vascolari.
Storia
Gi� nell'antichit� venivano utilizzate sostanze e droghe stimolanti per migliorare il rendimento sportivo. Nel 1886, durante la corsa ciclistica Bordeaux-Parigi si ebbe il primo decesso per doping. Altri casi di morte per doping, quelli dei ciclisti Knud Jensen e Tom Simpson, o del pugile Jupp Elze, portarono all'attenzione di un pubblico sempre pi� vasto le terribili conseguenze dell'uso di queste sostanze. Dal 1966 vengono effettuati attenti controlli in tutte le maggiori manifestazioni sportive internazionali; sono particolarmente rigorosi i controlli all'interno di discipline quali il nuoto, il calcio, il ciclismo, l'ippica, l'atletica e la ginnastica.
tratto da Encarta 98 di Microsoft Corporation
Impiego in campo sportivo di sostanze chimiche e di altri mezzi
destinati a migliorare, in contrasto con l'etica sportiva, la prestazione fisica
e l'efficienza agonistica dell'atleta, anche attraverso l'artificioso sviluppo
delle masse muscolari.
Dal punto di vista pratico le finalit� del d. sono essenzialmente due:
combattere la fatica e aumentare le capacit� basali dell'atleta. Entro certi
limiti � possibile prevenire e neutralizzare la fatica specie per quanto
concerne i suoi riflessi psicologici (riduzione della combattivit� e dello
spirito agonistico, ridotta coordinazione psichica e motoria, ecc.).
L'uso di agenti defaticanti � pi� frequente nell'ambito di alcune discipline
sportive, quali ciclismo, canottaggio, atletica leggera e nuoto nelle specialit�
di fondo, tuffi, paracadutismo, motociclismo, automobilismo, ecc. Pugili,
saltatori, lanciatori e sollevatori di pesi ricorrono invece pi� spesso a mezzi
in grado di aumentare le capacit� atletiche basali, attraverso un migliore
trofismo delle masse muscolari o per la stimolazione dei processi metabolici
collegati con la produzione di energia.
Una classificazione degli agenti farmacologici pi� largamente adoperati nel d. comprende le seguenti categorie di sostanze:
A) metaboliti a elevato contenuto energetico o con funzioni bioregolatrici, quali il glucosio-I-fosfato, la fosfocreatina, complessi di amminoacidi, sali minerali aggiunti alla dieta, le vitamine B1 e B6, i coenzimi UTP, UDPG e l'adenosintrifosfato.
B) La dieta alcalinizzante a base di frutta, con l'addizione di carbonato sodico e di altri sali basici. Tale dieta deriva dal fatto che la fatica provoca il progressivo accumulo di cataboliti acidi e in partic. di acido lattico nei tessuti e nel sangue: l'acidosi esalta a sua volta i sintomi dell'esaurimento organico e riduce l'efficienza delle risposte muscolari. La dieta alcalinizzante ritarda, pertanto, entro certi limiti tali modificazioni, neutralizzando i cataboliti acidi.
C) Ormoni: comprendono i derivati sintetici degli androgeni, che favoriscono lo sviluppo delle masse muscolari (steroidi anabolizzanti); gli estrogeni, utilizzati dalle atlete per spostare la data delle mestruazioni; i corticosteroidi e la corticotropina che aumentano la resistenza dell'organismo allo stress, esercitando nel contempo azione antiflogistica e antinfiammatoria; la tiroxina, che aumenta il metabolismo basale e le ossidazioni organiche; l'insulina, che favorisce l'utilizzazione cellulare dei carboidrati; l'adrenalina e i suoi derivati, che mobilitano i materiali energetici di riserva dai depositi tissutali.
D) Sostanze che aumentano la capacit� del sistema cardiocircolatorio e del respiro: comprendono cardiostimolanti (canfora, caffeina, xantine, sparteina), vasodilatatori, come l'acido nicotinico e i nitriti che aumentano l'apporto di sangue e di ossigeno ai muscoli e al miocardio, gli stimolanti del respiro (lobelina, micoren, canfora, remeflin, cardiazolo).
E) Sostanze psicostimolanti, come l'amfetamina e i composti amfetamino-simili: per la loro azione eccitante e antidepressiva riducono i riflessi psicologici della fatica, attenuando le sensazioni premonitrici che la precedono. Aumentano inoltre con meccanismo adrenergico la respirazione cellulare e il metabolismo del tessuto muscolare. L'uso dell'amfetamina innalza per breve tempo la soglia di affaticamento, ma determina in un periodo successivo un inusuale senso di spossatezza fisica e psichica, per cui, in caso di ulteriori competizioni sportive, l'atleta � indotto a far nuovamente uso di psicostimolanti. Per gli amfetaminici � stato standardizzato un procedimento di controllo (controllo antidoping) attuato mediante gascromatografi e altre attrezzature mobili durante la gara o al termine di essa. Ci� ha contribuito a ridurre l'impiego di amfetamine in quasi tutte le discipline sportive; per contro si ritiene in aumento l'abuso di altre sostanze, in cui sono state sintetizzate decine di molecole, differenti fra loro dal punto di vista chimico, ma dotate di effetti sovrapponibili.
tratto da Enciclopedia Gedea di DeAgostini Multimedia
Ecco un'altra distinzione di forme di doping:
Aumento indiscriminato dei globuli rossi
Con trasfusioni di sangue in pi� o con trasfusioni di sangue trattato molto
ossigenato vi � un aumento del sangue che viene distribuito nei muscoli e
quindi maggiore potenza.
Epo (Eretyropoeitin)
� l'ormone della crescita. Aiuta la produzione di globuli rossi, di
emoglobina e, quindi aumenta il trasporto dell'ossigeno nei muscoli.
Steroidi ed altri prodotti anabolizzanti
Guadagno in potenza, muscoli veloci per chi li usa, ma anche rischio di
infarti, cancro, perdita di capelli.
Stimolanti e anfetamine
Fanno s� che il nostro cervello non si renda conto dei nostri limiti fisici
facendoceli oltrepassare.
Diuretici
Servono per perdere rapidamente liquidi e quindi peso.
Caffeina
Aumentano le possibilit� che il nostro corpo riesca ad utilizzare come
fonte energetica gli acidi grassi
Ovviamente queste "tecniche" oltre ad essere vietate dai regolamenti sportivi e non, sono anche altamente pericolose e dannose per il nostro organismo.
by Claudio D.
vedi Il problema del doping nel Ciclismo
Tabelle, schemi, consigli e teorie
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